L’olio extravergine di oliva pugliese: l’oro verde che piace a tutti (e che fa anche bene)
Conosciamo più da vicino questo straordinario ingrediente
L’Italia è un paese con una tradizione gastronomica unica al mondo e la cucina italiana, non a caso, è una tra le più apprezzate anche all’estero. La cucina mediterranea si basa sull’impiego di una rosa di ingredienti e di materie prime provenienti, come il nome stesso ci suggerisce, dal bacino del Mediterraneo. Uno di questi è l’olio di oliva che, nella sua variante extravergine, è ritenuto non a torto “il re” tra tutti gli oli.
Perché la Puglia detiene il primato italiano in fatto di produzione olearia?
Per dare il massimo di sé, l’ulivo ha bisogno di un clima caldo e poco umido: ecco perché le regioni a maggior produzione olivicola sono proprio quelle che si affacciano sul Mediterraneo e, nel nostro bel paese, quelle più meridionali. Tra queste non possiamo non menzionare la Puglia che, per quantità e qualità, si colloca indubbiamente tra le regioni leader del settore olivicolo ed oleario a livello mondiale.
Con il suo clima perfetto, arido, secco e caldo al punto giusto ed i suoi terreni argillosi, la Puglia offre alla pianta di ulivo un habitat davvero ideale. Si pensi che nella sola regione Puglia si contano oltre 50 milioni di alberi di ulivo. Una vera e propria “miniera d’oro verde” che la regione custodisce gelosamente. Tuttavia, si consideri che l’habitat accogliente ed il clima favorevole non sono gli unici fattori responsabili di una produzione olearia d’eccellenza: a questi si aggiungono la grande esperienza, la perizia e l’amore per il lavoro che contraddistinguono gli imprenditori impegnati nella produzione olearia pugliese. Per avere un buon olio,
dunque, è necessario conoscere a fondo ciascun cultivar, i metodi ed i tempi di raccolta, le tecniche produttive ed estrattive e molto altro. Insomma, non è impresa facile.
Quali sono i segreti per avere un buon olio extravergine pugliese?
I piccoli grandi “segreti” del mestiere non mancano. Si va dalla raccolta, che dev’essere delicatissima ma celere, alla spremitura, che va eseguita rigorosamente a freddo. Solo con le dovute cautele si otterrà un olio di pregio, con un’acidità bassissima, un colore giallo-verde brillante ed un aroma deliziosamente fruttato. Non si dimentichi, però, che non tutti gli alberi di ulivo sono uguali: solo in Puglia si contano ben 10 cultivar differenti. Estrarre olio da un solo tipo di cultivar o da più tipi (dando vita dunque a un blend) farà assolutamente la differenza. Così come la fa la zona nella quale gli alberi vivono: a ridosso dal mare o nell’entroterra? Ciascun produttore conosce bene i suoi alberi e sa che tipo di prodotto andrà a realizzare.
A noi non resta che degustare.
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conosco bene i benefici dell'olio evo e so che quello pugliese è uno dei migliori, grazie delle dritte!
RispondiEliminaSì infatti anch'io uso prevalentemente quello pugliese
Eliminaio in cucina utilizzo solo olio extravergine di oliva, quello pugliese è uno dei migliori....
RispondiEliminaBravissima, anch'io uso solo olio extra vergine di oliva.
EliminaSono profondamente convinta dell'eccellenza della dieta mediterranea, alla base della quale c'è senza dubbio l'olio extravergine di oliva italiano. E, per esperienza, posso confermare che quello pugliese è veramente molto molto buono :-)
RispondiEliminaSono pugliese per cui so benissimo di cosa parli! Certo molte altre zone d'Italia producono dell'ottimo olio ma le nostre olive sono davvero speciali!
RispondiEliminaConcordo pienamente, l'olio pugliese è davvero speciale.
EliminaAcquisto solo olio extravergine d'oliva. Decisamente quello pugliese è tra i migliori.
RispondiEliminaE' quello che penso anch'io. E' buono anche in altre regioni, ma quello pugliese è il TOP!
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