"In Ottobre, con le ultime piogge, arrivarono tre nuove lettere, la prima accompagnata da una scatoletta di pastiglie alla violetta dell'Abbazia di Flavigny."
In questi giorni mentre gustavo, con enorme piacere, i vari confetti che gentilmente mi ha offerto "Les Anis de Flavigny" stavo leggendo il libro di Gabriel Garcia Marquez "L'amore ai tempi del colera" e con grande sorpresa ho trovato questa citazione. Mi sono fermata sorpresa ed ho pensato
"Sì, sono proprio loro!"
Devo dirvi la verità...solo dopo aver letto la storia ed essermi documentata mi rendo conto di quanto sia importante e famosa questa azienda...e dopo aver assaggiato i loro prodotti mi rendo conto di quanto siano buone queste caramelle, deliziose e con un sapore particolare.
Mi chiedo ancora come ho fatto a non scoprirle prima.
Sul loro sito ho trovato anche questa curiosità che testimonia l'importanza e la bontà di questi confetti:
"San Simone (1760-1825)
narra che a Luigi XIV piaceva succhiare le caramelle all’anice, che conservava
in una confettiera tascabile. Madame de Sévigné (1626-1696), Madame de
Pompadour (1721-1764) e La Comtesse de Ségur (1799-1874) andavano pazze per le
Anis de l'Abbaye de Flavigny ® e ne offrivano ai loro amici.
Oggi,
i golosi di tutte le età consumano ben 250.000.000 caramelle all’anno!"
Ma vorrei raccontarvi la storia di queste caramelle, le cui origini risalgono a Flaviano,